Cristo è risorto! Veramente è risorto. “Non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti” (Gv 20,1-9).
Non è un rimprovero. È piuttosto il riconoscimento dell’imbarazzo che i discepoli hanno provato dinanzi alla «tomba vuota» di Cristo.
La loro fede è messa alla prova, naviga nel buio: una «tomba vuota» non dice necessariamente “risurrezione”.
Maria di Magdala: la sua fede non dorme nell’incertezza del buio. Il desiderio di onorare il suo Maestro e Signore sfida il buio di quel mattino di risurrezione, la «tomba vuota» però accresce il suo sconforto, ma non la paralizza. Anzi, corre verso Pietro e verso il discepolo amato:
“Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!”. Il suo amore non si rassegna, il suo intuito femminile non si ferma e gli fa credere che quella “tomba vuota” ha un senso più profondo, che solo il suo Signore potrà illuminare.
Ritorna Maria al sepolcro e vicino ad esso una voce la chiama: “Maria!”. Voltatasi, grida con il cuore in subbuglio: “Maestro!” (Gv 20,16).
Corre Maria, prima testimone della risurrezione, e proclama la sua fede in Gesù risorto: “Ho visto il Signore” (Gv 20,18). “Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo”:
l’amore di Maria coinvolge i due apostoli, li spinge, perché “Cristo è morto per tutti e quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro” (2Cor 5,14-15).
Corse Pietro ed entrò nel sepolcro: penetrò nel mistero di morte e risurrezione di Gesù, mistero di amore, giustificazione e redenzione. Lui, Pietro, «la roccia” su cui Gesù edifica la sua Chiesa (Mt 16,18), testimone e il garante della fede in Cristo morto e risorto.
Ci confermi Pietro nella fede di Gesù risorto e lasciamo che egli ci conduca ai pascoli della vita eterna. Corse anche Giovanni, il discepolo amato, “corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro”. Corse con l’ardore di chi ama e sa di essere amato.
Aspetta per rispetto, ma anche lui penetra nel mistero del risorto. Egli è il testimone della “vita, che si è fatta visibile, noi l’abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi” (1Gv 1,1-2).
Corriamo con loro, partecipando alla loro fede nel Cristo risorto e gridiamo forte: Cristo è veramente risorto, ed è apparso a Pietro, a Giovanni, a Maria di Magdala, ai Dodici e a tutti coloro che credono in Gesù e nel battesimo “sono stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in novità di vita” (Rom 6,4).
“Se siamo risorti con Cristo, cerchiamo le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio” (Col 3,1), perché, “quando si manifesterà Cristo, la nostra vita, allora anche noi saremo manifestati con lui nella gloria” (Col 3,4).
Un abbraccio affettuoso in Gesù