“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me” (Gv 14,1-12).
È l’inizio dei “discorsi d’addio di Gesù” (Gv 14-17). Due motivi essenziali ci propone la liturgia: mantenere la pace interiore, mantenere ferma la nostra fede in Gesù
Tutto ciò è rafforzato dalla sua promessa: “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi” (Gv 14,16-17).
Nella forza dello Spirito, possiamo rimanere saldi in Gesù, senza tentennare nella fiducia e senza turbare il cuore: “Abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33).
Fondati sulla “pace di Gesù”, troviamo quella pace interiore, che nessuno ci può dare: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Gv 14,27).
Nulla ci può turbare, se rimaniamo in lui, come i tralci che vivono in lui (Gv 15,5) per le sue parole di vita eterna: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio” (Gv 6,68-69); per il suo corpo e sangue che alimenta la nostra comunione con lui: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui” (Gv 6,56); per lo Spirito che ci ha donato come guida: “È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita” (Gv 6,63).
Tutto ciò lo viviamo nella fede, e la fede è una sola: credere in Gesù. Senza fiducia in Gesù, non c’è fede in Dio e nel suo operare per la nostra salvezza. È Gesù che ci conduce al Padre, anzi egli “va a prepararci un posto” nelle “dimore del Padre”.
Lui è la via: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Gv 14,6). Egli è il mediatore unico della salvezza voluta da Dio, egli è la verità che ci fa camminare sicuri verso la comunione perfetta con il Padre, egli è la vita eterna che ci farà gustare l’intimità con il Padre.
Egli è “la luce vera, che illumina ogni uomo” (Gv 1,9), lui è la vita eterna: “Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me” (Gv 17,23).
Seguiamo “Gesù via”: saremo pieni di grazia e verità: “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo” (Gv 1,16-17).
Seguiamo “Gesù verità”: egli ci rivela il Padre e il suo progetto di salvezza, ci rende liberi (Gv 8,32) e partecipi della gloria del Padre: “Padre, come tu sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa” (Gv 17,21-22).
Seguiamo “Gesù vita”: egli, per mezzo dello Spirito Santo, è luce di vita (Gv 8,12), pane di vita eterna (Gv 6,35), risurrezione e vita (Gv 11,25).
Rimaniamo in Gesù e lasciamoci guidare dal suo Spirito d’amore, porteremo frutti abbondanti (Gv 15,4-5) di pace, di verità, di santità e di amore (Gal 5,22).
Un abbraccio affettuoso in Gesù